prismi a riflessione di Sprenger-Lehman

Descrizione: Sono due prismi a tetto identici del tipo proposto da E. Sprenger nel 1895 e ripreso da Arnold Oskar Leman (1851-?). E di forma complessa: possiede 4 facce di cui una appunto a tetto. Questo prisma ottenne il brevetto tedesco N° 94450.
Un raggio che incide perpendicolarmente alla faccia d’entrata subisce due riflessioni interne sulle facce piane e due ulteriori riflessioni su quelle a tetto e emerge dal prisma in una direzione parallela a quella di incidenza. Il prisma funziona da raddrizzatore dell’immagine fornita da un obbiettivo. Spesso, come in questo caso, una porzione del prisma è concava: per alleggerire il sistema viene infatti asportata quella parte inutile a veicolare la luce.
Prismi di questo tipo permettono di realizzare cannocchiali periscopici nei quali l’asse ottico dell’oculare si trova posto inferiormente rispetto a quello dell’obbiettivo. Appaiando due cannocchiali simili posti però orizzontalmente la distanza fra gli obbiettivi è essai maggiore di quella deglio oculari (e ovviamente degli occhi) rendendo così possibile una buona visione stereoscopica. Il raggio inoltre, contrariamente a quanto avviene nei veicoli del Porro, attraversa solo due superfici rifrangenti. La complessa forma di questi prismi ne aumenta comunque le difficoltà di esecuzione.
I prismi, leggermente scheggiati, recano una scritta a matita su uno dei lati paralleli e smerigliati: “Acc. Prof. Giotti”.

Data: 3/4 XX sec.

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Misure: Lunghezza massima: 41, larghezza: 11, altezza: 17 mm

Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 16, sabato e domenica dalle 10 alle 18.

Lunedì chiuso.

Il Planetario è visitabile solo in occasione degli eventi e delle lezioni in programma, su prenotazione.

€ 10.00 adulti
€ 8.00 bambini

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