
Microscopio composto Merz con accessori
Descrizione: Trattasi del microscopio composto “Modello N°1” della casa Merz. Il piede è a ferro di cavallo e sostiene con un apposito giunto il corpo dello strumento in ottone. Il doppio specchietto per l’illuminazione (piano e concavo) è fissato ad un’asta girevole ed è orientabile. La posizione dell’asta è regolabile tramite una vite di fissaggio. Il tavolino portaoggetti è quadrato e sotto di esso è imperniato un diaframma circolare nel quale sono praticati 4 fori di diametri diversi. Il tubo è montato, tramite un anello, su di un sostegno scorrevole lungo una colonna prismatica. I movimenti macrometrici avvengono tramite una manopola con pignone dentato che si ingrana sulla cremagliera praticata lungo la colonnina. Questa può essere spostata verticalmente ruotando una seconda manopola, posta sotto di essa, che permette gli aggiustamenti micrometrici. Il corpo del microscopio e il portaoggetti possono esser inclinati rispetto al piede dello strumento.
Esso è inoltre corredato dai seguenti accessori:
a) 6 oculari.
Trattasi di 6 oculari del tipo Huygens; recano i numeri: “1, 1 1/2, 2, 2 1/2, 3, 4. L’oculare N° 2 reca (telescopico variabile) la dicitura “für 1/12 I = 0,00183 mm”. Il sesto oculare è da utilizzarsi con l’analizzatore per la luce polarizzata. E’ munito di corona circolare graduata da 0° a 360° con divisioni ogni 10°.
b) 5 obbiettivi contenuti in cilindri di ottone.
Questi recano inciso, oltre al numero dell’obbiettivo anche gli ingrandimenti forniti in combinazione dei vari oculari:
1 1’/3 60, 90, 120
2 1’/6 120, 180, 240
3 1’/12 240, 360, 480, 600
4 1’/18 360, 540, 720, 900, 1080
5 1’/24 480, 720, 960, 1200, 1440, 1920
Gli obbiettivi 4 e 5 possono essere corretti, ruotando un’apposito anello zigrinato, in funzione dello spessore dei vetrini coprioggetti. L’obbiettivo 5 è ad immersione omogenea (per l’immersione si veda anche n° inv.306).
c)Tavolino micrometrico.
Tramite due apposite viti è possibile fissare sul portaoggetti un apposito tavolino micrometrico. Su di esso i vetrini vengono fissati grazie ad una coppia di lamine metalliche. Un pignone ed una cremagliera permettono i movimenti del vetrino in una direzione mentre, nella direzione perpendicolare (destra-sinistra) gli spostamenti avvengono tramite una vite micrometrica con un tamburo recante 500 divisioni. Grazie ad essa e ad una scala rettilinea lunga 17,5 mm con divisioni ogni 0,5 mm sono possibili (almeno teoricamente) dei movimenti con una precisione di 1/1000 di mm.
d) Compressore.
La sua base si avvita sul tavolino portaoggetti. Su di esso, in due settori filettati è avvitata una ghiera contenente una coppia di anelli orientabili imperniati in una sospensione cardanica.
e) Lente convergente e base circolare d’ottone.
Si tratta di una lente piano convessa, montata in un anello di ottone. Nella base veniva avvitata un’asta (oggi scomparsa) alla quale si fissava la lente che veniva utilizzata per illuminare gli oggetti opachi.
f) Camera lucida.
E’ formata da un prisma fissato su di una ghiera da poggiare sull’oculare N°1. Un piccolo schermo metallico è adiacente ad una faccia del prisma e presenta un forellino in corrispondenza del suo spigolo. Ponendo la camera lucida sul microscopio inclinato e osservando attraverso detto foro è possibile vedere sia il foglio da disegnere che il campo oculare per riflessione totale all’interno del prisma.
g) In una scatolina posta nella cassetta del microscopio si trovano inoltre:
g.1) Una montatura con il nicol polarizzatore e la lente condensatrice da inserire nel disco forato sotto il portaoggetti.
g.2) Un nicol analizzatore montato con una corona circolare da infilare sull’ apposito oculare.
g.3) Un tubetto tronco-conico di metallo , da inserire in detto disco, sul quale si possono inserire dei diaframmi.
g.4) Una scatolina con 5 diaframmi circolari con fori di diversi diametri. 3 di essi possono essere posti sul cono, 2 sulla lente del polarizzatore.
g.5) Due scatoline di legno in una delle quali è riposto un dischetto di vetro con una scala micrometrica recante 50 divisioni da inserire sull’oculare N°2.
g.6) 5 vetrini con preparati biologici diversi (diatomee). Due recano le scritte “Mikroscopisches Institut C. Rodig Hamburg” e tre “Bourgogne Fres Preparateurs à Paris”.
Il microscopio ed i suoi accessori sono contenuti in una cassetta di legno munita di una cinghia di cuoio. In un alloggiamento della cassetta era pure contenuto un lieberkuhn oggi scomparso.
Data: 1870 circa
Autore: firmato da G. & S. Merz
Misure: Altezza: 350 circa; scatola: larghezza 400, profondità 213, altezza 200 mm