Camera oscura per dagherrotipia con telai

Descrizione: Questa camera oscura con obbiettivo è assai simile a quella con n° inv. 262.
Una scatola di legno reca anteriormente l’obbiettivo e, posteriormente, un telaio scorrevole chiuso da una lastra di vetro smerigliato e riquadrato. La lastra scorre fra due guide e può essere tolta dalla camera per lasciare il posto al telaio con la lastra fotosensibile. L’obbiettivo inserito in un tubo è formato da una ghiera d’ottone con un obbiettivo “da ritratto” di tipo Petzval (vedi N°20 e N°246) formato da due coppie di lenti (una cementata) separate da un diaframma. L’obbiettivo scorre telescopicamente nel tubo tramite pignone dentato e cremagliera. Un coperchio protegge le lenti e funge da otturatore. La messa a fuoco avviene sia muovendo l’obbiettivo che il fondo della camera. L’apparecchio è corredato da tre telai (numerati “1”, “3”, “4”) nei quali prendono posto le lastre. Queste si infilano nella camera oscura lateralmente, aprendo un’apposito sportello. La faccia dei telai rivolta verso l’interno della camera oscura scorre fra due guide e, sollevata, permette di esporre alla luce le lastre fotosensibili.

Data: 3/4 XIX sec.

Autore: firmata da Jules Duboscq

Misure: Camera oscura: larghezza 333, profondità 152, altezza 190; telai: lunghezza 165, larghezza 129 mm

Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 16, sabato e domenica dalle 10 alle 18.

Lunedì chiuso.

Il Planetario è visitabile solo in occasione degli eventi e delle lezioni in programma, su prenotazione.

€ 10.00 adulti
€ 8.00 bambini

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