
Elettrodinamometro di Siemens
Descrizione: Nel 1877 la ditta tedesca Siemens propose un tipo di elettrodinamometro industriale per la misura di forti correnti alternate. Lo strumento, però, funzionante in maniera analoga allelettrodinamometro di Weber con n° inv. 461), date le particolarità costruttive delle sue bobine, non permette misure assolute: ogni strumento era calibrato allorigine ed era fornito di una tabella con le sue caratteristiche. Lelettrodinamometro Siemens fu ampiamente utilizzato ancora nei primi decenni del XX secolo.
Lo strumento è montato su di una base in legno con un piedino e due viti calanti sulla quale è fissato un montante verticale. Superiormente ad esso vi è un disco di legno con una scala di carta graduata da 0° a 360° (quasi completamente illeggibile). Sulla scala vi è una manopola con un indice alla quale, tramite un filo di sospensione e una molla di torsione elicoidale, è appesa una a spira di grosso filo di rame. Essa funge da equipaggio mobile ed è munita di una lancetta indicatrice terminante in prossimità della scala. I capi della spira terminano a due coppette, nelle quali si versava del mercurio. Una di esse è formata da un incavo in una sbarretta dottone terminante ad un serrafili. Laltra è solidale ad un sostegno dottone pure munito di serrafili. Quando lo strumento non è utilizzato la spira viene bloccata tramite una manopola che agisce su di unasticella trasversale. Al centro dellequipaggio mobile si trova un telaio dottone sul quale sono avvolte due bobine, una di filo grosso e laltra di filo più sottile, perpendicolari a quello della spira mobile. Due capi delle bobine sono collegati ad una coppia di serrafili, gli altri capi, riuniti, sono in comunicazione con il sostegno recante la coppetta nella quale pesca un capo dellequipaggio mobile. In assenza di corrente la lancetta ad esso collegata e lindicatore solidale con la manopola della molla segnano entrambe lo zero della scala.
Una corrente che entra nello strumento attraversa una delle bobine fisse e lequipaggio mobile e la forza elettrodinamica tende a deviare questultimo in modo da disporlo parallelamente alla bobina fissa. Il movimento è però contrastato dallazione della molla. Ruotando la manopola si riporta la lancetta sullo 0 e il seno dellangolo segnato dal suo indicatore è approssimativamente proporzionale al quadrato della corrente. Utilizzando nel circuito da misurare luna o laltra delle bobine fisse si varia il campo di misura dellapparecchio.
Data: Fine XIX sec.
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Misure: Diametro: 200, altezza: 300 mm