Elettrodinamometro di Weber

Descrizione: L’elettrodinamometro fu proposto nel 1845 dal fisico tedesco Wilhelm Weber (1804-1891) che lo ideò per eseguire alcune esperienze fondamentali comprovanti le teorie di Ampère. .
Lo strumento è essenzialmente un galvanometro nel quale una bobina fissa genera un campo magnetico che agisce su di una bobina mobile ad essa collegata in serie e percorsa dalla stessa corrente. Questo tipo di strumento ha due vantaggi fondamentali: non solo permette misure assolute che, contrariamente a quelle ottenute con bussole dei seni e delle tangenti (vedi n° inv. 470) sono indipendenti dal campo terrestre, ma è anche adatto alla misura di correnti alternate.
Lo strumento qui illustrato si compone di due bobine. Quella fissa, cilindrica, montata fra dischi d’ottone, è poggiata su di un telaio in legno a U rovesciata. Il telaio è incernierato ed ha tre piccoli bracci muniti di viti calanti. La bobina mobile è avvolta su di un telaio d’ottone a forma di anello. Ad esso è fissata una staffa nella quale è imperniata un’asta verticale. Su di essa vi è un giunto con doppio disco, uno di essi è graduato da 0° a 360° con divisioni ogni 4° e sulla sua sommità è imperniata una puleggia. Sull’asta vi è un piccolo cursore con vite di fissaggio munito di specchietto. La bobina fissa reca il numero «6468», quella mobile il «2958».
La bobina mobile viene sospesa tramite la puleggia ad una sospensione bifilare (mancante) in modo tale che le due porzioni verticali del filo siano isolate fra loro ma collegate ai capi della bobina stessa. Grazie al giunto a doppio disco, la bobina viene orientata in modo da far coincidere il suo asse con la direzione del meridiano magnetico. Infine, si inserisce il telaio con la bobina fissa nella bobina mobile in modo tale che i loro centri coincidano e che i loro assi siano ortogonali. Una corrente da misurare che attraversa le due bobine collegate in serie produce una coppia che tende a far ruotare quella mobile e a disporla parallelamente a quella fissa. Il seno dell’angolo di deviazione, che viene determinato grazie allo spostamento di un raggio luminoso sullo specchietto, è proporzionale alla corrente stessa.

Data: 3/4 XIX sec.

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Misure: Sostegno: larghezza 180, profondità 150, altezza 105; diametro bobina piena: 90; diametro bobina grande: 130; altezza: 265 mm

Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 16, sabato e domenica dalle 10 alle 18.

Lunedì chiuso.

Il Planetario è visitabile solo in occasione degli eventi e delle lezioni in programma, su prenotazione.

€ 10.00 adulti
€ 8.00 bambini

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