Fonografo

Descrizione: E’ un fonografo per la riproduzione dei suoni su foglio di stagno simile a quello ideato nel 1877 dall’inventore americano Thomas Alva Edison (1847-1931). Un tavolino di ghisa traforata reca due sostegni nei quali alloggia un asse di ottone filettato recante un cilindro, pure d’ottone, con una scanalatura elicoidale. Le due estremità dell’asse portano rispettivamente una manovella e un volano in ghisa. L’asse filettato ruotando subisce uno spostamento laterale. Al tavolino è pure fissato un sostegno a forma di lira che reca un anello di ferro munito di imboccatura cilindrica in legno. L’anello trattiene un diaframma di mica sul quale, grazie ad una linguetta metallica, si appoggia una puntina metallica. Il sistema può essere ribaltato e venire allontanato o avvicinato al cilindro. Grazie ad una vite è possibile regolare la distanza minima fra questo e la puntina. Il sostegno a forma di lira con un anello e diaframma può essere smontato e al suo posto è possibile fissare un sistema analogo di cui il fonografo è corredato. Probabilmente questo accessorio non apparteneva, in origine, al fonografo qui descritto. Infatti è stato adattato ad esso grazie ad un sostegno a “T” e da un rozzo blocchetto di legno. Anche questo è composto da un diaframma di mica, da un cornetto metallico e da un sostegno a vite per la regolazione della distanza. Un suono che arriva all’imboccatura fa vibrare il diaframma che trasmette la vibrazione alla puntina. Questa incide la traccia del suo movimento lungo un percorso a spirale sul sottile foglio di stagnola applicato al cilindro. Il suono così inciso può essere riprodotto ritornando con il cilindro alla posizione di partenza e facendo ripercorrere il solo alla puntina

Data: 1880 circa

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Misure: Larghezza 780, profondità 220, altezza 355, diametro cilindrico 180 mm.