Fotometro di Foucault

Descrizione: Il fotometro ideato dal fisico francese Jean Bérnard Léon Foucault (1819-1868) verso la metà del secolo scorso permetteva di confrontare l’intensità di due sorgenti luminose.
Si compone di una scatola di legno internamente annerita e divisa in due da un tramezzo scorrevole. Uno dei lati della scatola ha uno sportello apribile, nel lato opposto è praticato un foro ricoperto da un disco di vetro smerigliato che funge da diffusore. Il disco viene osservato attraverso una lente convergente montata su di un visore tronco-conico di ottone.
Due sorgenti luminose, poste convenientemente in corrispondenza del lato apribile dello strumento, illuminano separatamente (per la presenza del tramezzo) i due settori corrispondenti del disco di vetro. Facendo scorrere il tramezzo, tramite l’apposito bottone che fuoriesce dalla scatola, è possibile creare una linea di separazione ben definita tra i due settori circolari diversamente illuminati. Allontanando le sorgenti dal fotometro è possibile ottenere un’illuminazione omogenea del disco di vetro facendo così scomparire la linea di separazione; misurando poi le rispettive distanze tra le sorgenti e il fotometro è possibile determinarne le relative intensità luminose.

Data: 3/4 XIX sec.

Autore: firmato da Jules Duboscq

Misure: Larghezza 277, profondità 135, altezza 180 mm

Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 16, sabato e domenica dalle 10 alle 18.

Lunedì chiuso.

Il Planetario è visitabile solo in occasione degli eventi e delle lezioni in programma, su prenotazione.

€ 10.00 adulti
€ 8.00 bambini

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