Le raccolte nacquero in chiave documentaria ed educativa, con lo specifico scopo di mettere in luce gli aspetti applicativi a loro connessi.
Museo Tecnologico
L’originaria dotazione del Museo Tecnologico è costituita dal materiale scientifico che apparteneva alle Scuole Tecniche della Classe Arti e Manifatture dell’Accademia di Belle Arti e dai doni ricevuti in occasione delle prime esposizioni toscane (1839-1847).
Al prof. Filippo Corridi, fondatore dell’Istituto e promotore delle esposizioni toscane del 1850 e del 1854, nonché rappresentante della Toscana in quelle internazionali di Londra (1851) e di Parigi (1854) furono donati dagli espositori, per l’Istituto, molti prodotti; inoltre, nelle esposizioni di Londra e Parigi, il Corridi acquistò anche molti apparecchi, macchine e strumenti insieme a prodotti naturali e manifatturieri provenienti da vari paesi europei.
Al momento della solenne inaugurazione delle lezioni avvenuta nel 1857, il Museo Tecnologico costituiva il vero centro propulsore dell’attività dell’Istituto ed in effetti il Regolamento lo dichiarava esplicitamente:
«Nel Museo Tecnologico sono accolte le varie collezioni di oggetti che possono tornare vantaggiose alla istruzione tecnica degli alunni dell’Istituto, dei manifattori, dei commercianti, e di chiunque ami conoscere le utili applicazioni delle scienze.»
Le Collezioni
In questo Museo sono esposte le collezioni:
- Macchine e apparecchi d’uso scientifico
- Macchine e apparecchi d’uso tecnico
- Macchine e apparecchi d’uso domestico
- Strumenti e utensili per uso degli artigiani
- Modelli e disegni di qualsivoglia oggetto delle categorie precedenti,
come pure di edifizi destinati a lavorazioni di ogni genere - La collezione dei modelli e disegni per lo studio della Geometria descrittiva e del disegno tecnologico
- La collezione speciale dei minerali toscani utili alle arti
- La collezione mineralogica e geologica straniera
- La collezione dei prodotti organici, toscani e stranieri
- La collezione dei saggi di lavorazioni varie
- La collezione dei prodotti metallurgici.
Anche in seguito alla prima esposizione nazionale italiana tenuta a Firenze nel 1861 pervenne molto materiale all’Istituto donato dagli espositori al nuovo direttore Vincenzo Amici, anche lui incaricato della direzione dell’esposizione. Continuarono successivamente i doni all’Istituto da parte di produttori italiani e stranieri e tutta la parte del materiale costituito da prodotti naturali, manifatturieri e industriali andò ad arricchire la gran quantità degli oggetti gia ospitati dal Museo Tecnologico.
Sul finire degli anni ’60 la collezione di macchine, modelli di macchine, modelli di macchine lavoratrici e quanto di più afferente alla meccanica andò a costituire, sotto la direzione di Niccola Collignon, la base delle collezioni scientifiche dell’imponente Gabinetto di Meccanica.
Successivamente, le collezioni del Museo afferenti alla Storia Naturale furono nuovamente ordinate con un lungo lavoro di classificazione che dal 1870 ebbe termine solamente nel 1885. Sotto la direzione del prof. Pietro Marchi fu costituito il Gabinetto di Storia Naturale con annesso il Museo Tecnologico che ormai – smembrato delle sua originaria, imponente collezione – comprendeva i soli saggi delle lavorazioni manifatturiere che furono collocate in un’ampia sala denominata Sala dell’Industrie all’interno del Gabinetto di Storia Naturale.