pile voltaiche a colonna

Descrizione: Nel 1800, il fisico italiano Alessandro Volta (1745-1827) annunciava la sua invenzione della pila elettrica a colonna. Composta da una serie di coppie di dischi di rame e zinco separati da feltri o da dischi di carta imbevuti di acqua acidulata (o salata), questa pila, facilmente polarizzabile fu presto sostituita da altre, più efficaci e funzionali. Comunque, la pila a colonna, del tipo qui illustrato, fu comune per tutto l’Ottocento nei gabinetti di fisica dove, anche se non più utilizzata praticamente, era mostrata a scopo didattico.
Sono due pile, quasi identiche, formate da un telaio d’ottone con due anelli trattenuti da tre aste parallele. Sulle aste sono infilati dei tubi di vetro per evitare che le coppie siano cortocircuitate.
Una pila comporta trentasei coppie di dischetti di rame e zinco, l’altra quarantotto. Mancano tutti i dischetti di feltro e originariamente le coppie erano in numero maggiore.

Data: 1/2 XIX sec.

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Misure: Altezza: 303, diametro: 60 mm

Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 16, sabato e domenica dalle 10 alle 18.

Lunedì chiuso.

Il Planetario è visitabile solo in occasione degli eventi e delle lezioni in programma, su prenotazione.

€ 10.00 adulti
€ 8.00 bambini

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