Telegrafo ad ago di Wheatstone

Descrizione: Questo tipo di telegrafo proposto dal fisico inglese Charles Wheatstone (1802-1875) verso il 1840 (e brevettato nel 1845) rappresenta una semplificazione del telegrafo ad aghi multipli brevettato da Wheatstone ideato verso il 1836 e da William Fothergill Cooke (1806-1879).
Fu utilizzato soprattutto in Inghilterra. Esso permette di trasmettere e di ricevere messaggi tramite i movimenti codificati di un ago azionato da un galvanometro.
Lo strumento, che è alloggiato in un’edicola di legno di stile neogotico con finestra in vetro frontale e sportello posteriore, reca il galvanometro (moltiplicatore) trattenuto verticalmente da una forcella di ottone dietro il quadrante. Sull’asse del galvanometro è imperniato direttamente l’ago indicatore i cui movimenti sono limitati da due asticelle di avorio. Uno dei capi del galvanometro è collegato al serrafili di linea, mentre l’altro, tramite una lamina elastica, può essere messo in contatto con un commutatore. Questo è formato da due cilindri d’ottone, uniti da un settore isolante coassiale. Due aste metalliche, inserite sui cilindri, possono toccare le staffe, pure di ottone, nei quali è imperniato il commutatore stesso. Il serrafilo di terra è in comunicazione con una delle staffe, mentre quelli da unire alla pila sono collegati ai due cilindri del commutatore. L’asse di quest’ultimo è munito di manopola inserita sul fronte dell’apparecchio. Muovendola verso destra o sinistra (la sua escursione è limitata da due perni), si modificano i contatti del circuito, si inverte il senso della corrente lanciata nella linea e perciò nel galvanometro del ricevitore. L’inclinazione della manopola corrisponde dunque a quella dell’ago sia del trasmettitore che del ricevitore. Quando la manopola è verticale il telegrafo è pronto a ricevere i segnali. Il quadrante argentato del telegrafo reca le lettere, i numeri e alcuni simboli utilizzati nella trasmissione. Accanto ad essi vi sono dei diagrammi formati da linee inclinate a destra o a sinistra. Esse rappresentano il senso e il numero di volte che la manopola deve essere inclinata per indicare il simbolo voluto. Sul quadrante, oltre al nome del costruttore si trovano anche le scritte “Telegrafi elettrici del Comando Militare di Genova” e “LETTERE NUMERI”.
Il telegrafo a ago oltre ad essere lento era molto sensibile e come tale aveva lo svantaggio di essere facilmente disturbato dall’elettricità atmosferica.

Data: 1850 circa

Autore: firmato da W. Reid

Misure: Larghezza 335, profondità 250, altezza 645 mm

Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 16, sabato e domenica dalle 10 alle 18.

Lunedì chiuso.

Il Planetario è visitabile solo in occasione degli eventi e delle lezioni in programma, su prenotazione.

€ 10.00 adulti
€ 8.00 bambini

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